Razza Chianina caratteristiche tipiche
La Chianina è una razza di grande taglia (1,80 e più al garrese, i tori) con mantello bianco porcellana (dopo l’ anno d’età, perché i vitelli nascono di color fromentino).
Per quanto si riferisce alle caratteristiche tipiche o standard di razza, il Borgioli ricorda:
- “Il mantello è bianco porcellana con musello, lingua, palato e aperture naturali pigmentate;
- la testa leggera ed elegante, più allungata nelle vacche, con fronte ampia nei tori, con corna brevi dirette di lato, in avanti e lievemente in basso nelle vacche, più grosse e dirette di lato e un poco in alto nei tori.
- Il collo è di media lunghezza provvisto di scarsa giogaia, molto muscoloso nei tori e con gibbosità (coppa) a partire dai 2 anni il petto, è largo e disceso alla meta dell’avambraccio;
- il tronco lungo e cilindrico con dorso e lombi larghi; la groppa ampia e orizzontale;
- la coscia e la natica lunghe e spesse con profilo posteriore ben convesso;
- gli arti più lunghi che nelle altre razze da carne, ma robusti e con ottimi appiombi piede un poco piccolo, ma con unghioni duri e resistenti.
- la pelle è sottile e pigmentata. Il mantello bianco, che è genera1mente un carattere recessivo nell’ incrocio di prima generazione con razze a mantello colorato, conferisce a questi bovini con la pigmentazione cutanea, una notevole tolleranza alle temperature elevate ed alla forte insolazione”.
Considerata a duplice attitudine (lavoro e carne), è oggi praticamente razza di elezione per la carne ed il processo selettivo é orientato verso la precocità di sviluppo e il maggior rendimento di carne dei tagli più pregiati (soprattutto la regione dorso – lombare dalla quale si ottengono le rinomate bistecche alla fiorentina). Quando l’animale è stato convenientemente alimentato e mantenuto, la carne è pregevole per le caratteristiche di finezza delle fibre e per la marezzatura.
La carne è prodotta da bovini, maschi e femmine, di pura razza Chianina, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi. Il bestiame deve essere regolarmente iscritto alla nascita al registro del Giovane Bestiame nonché riportare il contrassegno di identificazione previsto dalle vigenti norme del libro genealogico (L.G.N.).
I vitelli devono essere allattati naturalmente dalle madri fino al momento dello svezzamento. Successivamente la base alimentare è rappresentata da foraggi freschi e/o conservati, provenienti da prati naturali, artificiali e da coltivazioni erbacee tipiche della zona; in aggiunta è permesso l’ uso di mangimi concentrati semplici o composti e l’ addizione con integratori minerali e vitaminici. Comunque la razione deve essere calcolata in modo da assicurare una quota proteica compresa tra il 13% ed il 18% in funzione dello stadio di sviluppo dell’ animale.
Il colore delle parti carnose esposte della carcassa non deve presentare colorazioni anomale (magenta o tendente al nero). Il colore del grasso visibile non deve tendere al giallo cinerino né deve avere venature tendenti al giallo carico.